Alessandro Manzoni: per una nazione unita una lingua unica
Alessandro Manzoni venne nominato senatore del futuro Regno d’Italia nel febbraio del 1860. E infatti senatore divenne, non senza aver cercato prima di sottrarsi. Scrive all’amico Emilio Broglio, influente politico milanese: “Ricusare [‘rifiutare’] un onore che è anche un nobile dovere, a cui mi chiamasse quel Re, quel Governo, in cui sono concentrate tutte le mie affezioni e la mia riconoscenza come italiano, come suddito e come privato cittadino, sarebbe davvero étonner le monde avec l’excès de mon ingratitude [‘sbalordire il mondo con il massimo della mia ingratitudine’]. D’altra parte, accettare è un’assoluta impossibilità. Lascio stare che a 75 anni viaggiare, mutare domicilio e abitudini, separarsi da una moglie inferma e da una...
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